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Come calcolare il danno patrimoniale da sinistro: danno emergente e lucro cessante

  • Immagine del redattore: Rachele Bordi
    Rachele Bordi
  • 25 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

Quando si subisce un incidente stradale, i danni non sono solo fisici o morali, ma spesso anche economici.Il danno patrimoniale comprende tutte le perdite economiche derivanti dal sinistro e si divide in due principali categorie:danno emergente e lucro cessante.Capire come si calcolano e come richiederli è essenziale per ottenere un risarcimento completo e giusto.


Come calcolare il danno patrimoniale da sinistro: danno emergente e lucro cessante

Cos’è il danno patrimoniale

Il danno patrimoniale è previsto dall’art. 1223 del Codice Civile e rappresenta il pregiudizio economico subito dalla vittima di un illecito.Si distingue in due forme principali:

  • Danno emergente: è la perdita economica effettiva subita (spese mediche, riparazione del veicolo, ecc.);

  • Lucro cessante: è il mancato guadagno futuro dovuto all’incidente (riduzione del reddito, impossibilità di lavorare, perdita di occasioni professionali).

Entrambi possono essere richiesti nel risarcimento del danno complessivo, ma devono essere provati con documenti, ricevute o perizie.


Come si calcola il danno emergente

Il danno emergente comprende tutte le spese che la vittima è costretta a sostenere a causa dell’incidente.Tra queste rientrano:

  • costi di riparazione del veicolo o di sostituzione del mezzo danneggiato;

  • spese mediche (ricoveri, farmaci, fisioterapia, visite specialistiche);

  • costi di trasporto o assistenza domestica in caso di inabilità;

  • eventuali spese legali o di perizia tecnica per la valutazione del danno.

La documentazione deve essere precisa e tracciabile, poiché l’assicurazione o il giudice risarciranno solo i costi effettivamente provati.


Come si calcola il lucro cessante

Il lucro cessante è più complesso da determinare, perché riguarda redditi o profitti mancati a causa dell’incidente.Si applica, ad esempio, quando:

  • un lavoratore dipendente perde giornate di lavoro e quindi parte della retribuzione;

  • un libero professionista o imprenditore subisce un calo di entrate;

  • una persona non può più svolgere la propria attività lavorativa per lungo tempo.

Il calcolo si basa su:

  • redditi dichiarati (buste paga, dichiarazioni dei redditi, bilanci);

  • stime economiche elaborate da consulenti tecnici;

  • durata dell’inabilità temporanea o permanente.

In caso di invalidità parziale, il risarcimento viene commisurato alla percentuale di riduzione della capacità lavorativa.


Documentazione e prova del danno

Per ottenere il risarcimento patrimoniale, la prova è fondamentale.Chi richiede il risarcimento deve presentare:

  • fatture, scontrini e ricevute;

  • certificazioni mediche e referti;

  • documentazione fiscale per dimostrare i mancati guadagni;

  • relazioni di periti o consulenti tecnici.

Senza prove concrete, il risarcimento può essere ridotto o addirittura negato.


Conclusione

Il calcolo del danno patrimoniale richiede competenze tecniche e giuridiche specifiche.Solo con un’analisi accurata del danno emergente e del lucro cessante si può ottenere un risarcimento pieno e conforme alla legge.


Hai subito un danno economico dopo un incidente stradale? Contattami. Sono un avvocato esperto in risarcimento danni, posso valutare il tuo caso e ottenere il giusto indennizzo.

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