Affidamento dei Figli in Caso di Separazione o Divorzio: Regole e Procedure

L’affidamento dei figli è una delle questioni più delicate e importanti da affrontare in caso di separazione o divorzio. La legge italiana pone al centro dell’attenzione il benessere del minore, garantendo che i figli abbiano il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori. In questo articolo analizziamo le principali regole e procedure sull’affidamento dei figli.

Affidamento Condiviso

Dal 2006, la legge italiana favorisce l’affidamento condiviso, che rappresenta il modello standard in caso di separazione o divorzio. In questo caso, entrambi i genitori mantengono la responsabilità genitoriale e devono prendere insieme le decisioni più importanti riguardanti la vita del figlio, come l’educazione, la salute e le attività extra-scolastiche.

• Residenza del Minore: Anche con l’affidamento condiviso, è necessario stabilire la residenza abituale del figlio presso uno dei genitori, mentre l’altro ha il diritto di incontrarlo secondo un calendario concordato o stabilito dal giudice.

• Equilibrio nei Rapporti: L’obiettivo dell’affidamento condiviso è garantire che il minore mantenga un legame affettivo significativo con entrambi i genitori.

Affidamento Esclusivo

In alcuni casi specifici, il giudice può decidere di concedere l’affidamento esclusivo a uno dei genitori. Questa soluzione viene adottata quando l’altro genitore è considerato inadeguato o incapace di prendersi cura del minore, ad esempio a causa di problemi di dipendenza, violenza o gravi disturbi comportamentali.

• Responsabilità del Genitore: Nel caso di affidamento esclusivo, il genitore affidatario ha la piena responsabilità nella gestione delle decisioni quotidiane e strategiche relative alla vita del minore. Tuttavia, l’altro genitore conserva il diritto di mantenere rapporti con il figlio, salvo che non ci siano gravi motivi che lo impediscano.

Assegno di Mantenimento per i Figli

In caso di separazione o divorzio, il genitore non convivente è solitamente tenuto a versare un assegno di mantenimento per contribuire alle spese di crescita e mantenimento del figlio. L’importo dell’assegno viene calcolato sulla base del reddito dei genitori e delle esigenze del minore, e può coprire spese per l’educazione, la salute, l’alimentazione e le attività extrascolastiche.

• Revisione dell’Assegno: Se cambiano le condizioni economiche di uno dei genitori, è possibile richiedere una revisione dell’assegno di mantenimento, per adeguarlo alle nuove circostanze.

Diritti del Minore

La legge italiana prevede che, in ogni decisione relativa all’affidamento, il giudice tenga conto dell’interesse superiore del minore. Questo principio garantisce che i figli abbiano il diritto di crescere in un ambiente sereno e sicuro, e di mantenere rapporti significativi con entrambi i genitori.

• Ascolto del Minore: Se il minore ha raggiunto un’età sufficiente per esprimere la propria opinione (generalmente dai 12 anni in su), ha il diritto di essere ascoltato dal giudice prima che venga presa una decisione sull’affidamento.

Conclusione

L’affidamento dei figli in caso di separazione o divorzio è un processo complesso, che richiede una valutazione attenta e sensibile da parte del giudice per garantire il miglior interesse del minore. Affidamento condiviso e affidamento esclusivo sono le due modalità principali, ma entrambe puntano a preservare il legame affettivo con entrambi i genitori.

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L'affidamento dei figli in caso di separazione o divorzio