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Responsabilità del Comune per cattiva manutenzione stradale e risarcimento danni

  • Immagine del redattore: Rachele Bordi
    Rachele Bordi
  • 25 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

Buche, dissesti dell’asfalto, segnaletica mancante o strisce pedonali scolorite: sono tra le principali cause di incidenti stradali dovuti alla cattiva manutenzione delle strade.In questi casi, il Comune o l’ente proprietario della strada può essere chiamato a rispondere dei danni subiti da automobilisti, motociclisti o pedoni.Vediamo quando scatta la responsabilità dell’amministrazione e come ottenere un risarcimento.


Responsabilità del Comune per cattiva manutenzione stradale e risarcimento danni

Quando il Comune è responsabile

La responsabilità del Comune si fonda sull’art. 2051 del Codice Civile, che prevede la responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia.In pratica, l’ente proprietario della strada (Comune, Provincia, ANAS o altro) ha l’obbligo di manutenerla in condizioni di sicurezza e di prevenire situazioni di pericolo per gli utenti.

Il risarcimento è dovuto quando:

  • il danno è stato causato da un’anomalia della strada (buche, tombini rotti, dislivelli, ecc.);

  • l’anomalia non era visibile o prevedibile per l’utente;

  • esiste un nesso di causalità diretto tra la condizione della strada e l’incidente.

Se queste condizioni sono provate, il Comune è tenuto a risarcire integralmente il danno.


Prova del danno e nesso causale

Per ottenere il risarcimento, la vittima deve fornire prove concrete del danno subito e della causa che lo ha provocato.Sono fondamentali:

  • fotografie del punto esatto dove è avvenuto l’incidente;

  • testimonianze di persone presenti al momento del sinistro;

  • referti medici o fatture per danni materiali;

  • verbale delle forze dell’ordine o del pronto intervento.

Il Comune, per difendersi, può dimostrare che l’evento è stato causato da un caso fortuito o da un comportamento imprudente dell’automobilista o pedone.


Come presentare la richiesta di risarcimento

Il primo passo per ottenere il risarcimento è inviare una diffida formale al Comune o all’ente responsabile, descrivendo l’accaduto e allegando le prove raccolte.La procedura consigliata è:

  1. Comunicare l’evento all’Ufficio Tecnico o all’Ufficio Sinistri del Comune;

  2. Allegare documentazione fotografica, testimonianze e referti medici;

  3. Richiedere un sopralluogo o la verifica dello stato della strada;

  4. In caso di mancata risposta, promuovere un’azione legale con l’assistenza di un avvocato.

L’ente ha l’obbligo di rispondere entro 90 giorni dalla richiesta, pena l’avvio di una causa civile.


Tipologie di danno risarcibile

I danni che possono essere richiesti al Comune includono:

  • Danni materiali, come la riparazione del veicolo o la sostituzione di parti danneggiate;

  • Danni fisici o biologici, derivanti da cadute o urti;

  • Danni morali, in caso di sofferenze psicologiche conseguenti all’incidente;

  • Danni economici indiretti, come la perdita di giorni di lavoro o redditi.

La quantificazione del risarcimento dipende dalla gravità dell’incidente e dalla prova fornita.


Conclusione

La cattiva manutenzione delle strade rappresenta una responsabilità diretta per l’amministrazione pubblica.Chi subisce un danno a causa di buche o dissesti stradali ha diritto a essere risarcito pienamente, purché riesca a dimostrare il nesso causale e la mancanza di custodia da parte del Comune.


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