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Status di apolide e protezione internazionale: diritti, procedure e riconoscimento

  • Immagine del redattore: Rachele Bordi
    Rachele Bordi
  • 20 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

Lo status di apolide si riferisce a persone che non sono riconosciute come cittadini da nessuno Stato, ai sensi della Convenzione di New York del 1954. In Italia, gli apolidi possono ottenere protezione e documenti specifici, simili a quelli previsti per i rifugiati, al fine di tutelarne la sicurezza, la dignità e i diritti fondamentali.

Il riconoscimento dello status di apolide è strettamente collegato alla protezione internazionale, che include asilo politico, protezione sussidiaria e permessi di soggiorno per motivi umanitari.


Status di apolide e protezione internazionale: diritti, procedure e riconoscimento

Chi può richiedere lo status di apolide

Possono richiedere lo status di apolide:

  • persone senza cittadinanza riconosciuta da alcuno Stato;

  • individui impossibilitati a ottenere protezione dal Paese di origine;

  • soggetti che hanno subito persecuzioni, discriminazioni o rischi gravi nei Paesi di appartenenza precedente.

È importante dimostrare l’assenza di legami giuridici con qualsiasi Stato, tramite documentazione o dichiarazioni ufficiali.


Procedura di richiesta

La domanda di riconoscimento dello status di apolide si presenta presso la Questura competente o tramite Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, con i seguenti passaggi:

  1. Presentazione della richiesta e documenti identificativi;

  2. Colloquio personale, per valutare la situazione di apolidia e eventuali rischi;

  3. Valutazione della Commissione, che può richiedere ulteriori chiarimenti;

  4. Rilascio del provvedimento, con concessione di permesso di soggiorno e documenti di riconoscimento.

Durante la procedura, l’interessato ha diritto a assistenza legale gratuita e traduzione dei documenti.


Diritti e tutela

Chi ottiene lo status di apolide gode di diritti simili a quelli di un rifugiato:

  • Permesso di soggiorno di 1 anno, rinnovabile;

  • Accesso a lavoro, istruzione e servizi sanitari;

  • Iscrizione anagrafica e rilascio di documenti identificativi;

  • Possibilità di ricongiungimento familiare per familiari diretti;

  • Protezione da espulsione verso Paesi dove il soggetto rischierebbe persecuzioni.

Inoltre, lo status consente di partecipare a percorsi di integrazione sociale e lavorativa, finanziati anche da programmi europei.


Aspetti legali e supporto

È fondamentale rivolgersi a un avvocato esperto in diritto dell’immigrazione per:

  • predisporre la documentazione corretta;

  • rappresentare il richiedente durante il colloquio in Commissione;

  • monitorare i termini per il rinnovo del permesso e altre pratiche amministrative;

  • valutare eventuali percorsi di protezione internazionale complementare o conversione del permesso per motivi di lavoro o studio.


Se sei apolide o rischi di diventarlo, contattami. Sono un avvocato esperto in diritto dell’immigrazione a Jesi e posso aiutarti con assistenza completa nella richiesta dello status e nella tutela dei tuoi diritti in Italia.

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