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Visto per start-up / investitori stranieri in Italia: opportunità e procedure

  • Immagine del redattore: Rachele Bordi
    Rachele Bordi
  • 20 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

L’Italia offre strumenti specifici per attrarre investitori e imprenditori stranieri, favorendo la creazione di start-up innovative o l’apertura di attività economiche strategiche. Tra questi strumenti, il visto per start-up e investitori stranieri consente di ottenere un permesso di soggiorno dedicato, con agevolazioni burocratiche e fiscali, promuovendo l’ingresso legale nel territorio italiano.

Questa misura è regolata dal Decreto Crescita e successive modifiche, in combinazione con il Testo Unico sull’Immigrazione (D.Lgs. 286/1998).


Visto per start-up / investitori stranieri in Italia: opportunità e procedure

Chi può richiederlo

Il visto è destinato a cittadini extracomunitari che intendono:

  • Investire in start-up innovative, con un importo minimo di €50.000 in società iscritte nell’apposita sezione del Registro delle Imprese;

  • Acquisire quote di società già costituite, con investimento pari o superiore a €250.000;

  • Avviare imprese strategiche per l’economia italiana, come progetti di ricerca, tecnologia o innovazione.

Inoltre, il richiedente deve dimostrare di disporre di risorse finanziarie sufficienti per sostenere sé stesso e la propria famiglia durante il soggiorno in Italia.


Documenti richiesti

Per ottenere il visto occorrono:

  • Business plan dettagliato della start-up o del progetto di investimento;

  • Documenti finanziari che attestino disponibilità economica e fondi investiti;

  • Passaporto valido e foto formato tessera;

  • Certificazioni di non avere precedenti penali nel Paese d’origine;

  • Lettera di accettazione della società o documenti societari che provino l’investimento.

La documentazione va presentata presso il Consolato italiano nel Paese di origine, che rilascerà il visto dopo valutazione del progetto.


Durata e permesso di soggiorno

Il visto consente di entrare in Italia con finalità di investimento o start-up. Successivamente, il richiedente deve richiedere il permesso di soggiorno per lavoro autonomo o imprenditoriale, che ha durata iniziale di due anni e può essere rinnovato, se l’attività continua a rispettare i requisiti di legge.

Durante il soggiorno, l’imprenditore ha diritto a:

  • iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale;

  • aprire conto corrente e attività economica;

  • richiedere il ricongiungimento familiare, se dispone di reddito sufficiente;

  • beneficiare di agevolazioni fiscali per start-up innovative.


Vantaggi e opportunità

Il visto per investitori offre numerosi benefici rispetto ad altre tipologie di permesso:

  • procedura semplificata e tempi rapidi di rilascio;

  • tutela legale completa durante il soggiorno;

  • possibilità di partecipare a programmi di finanziamento pubblico e fondi per innovazione;

  • facilitazione del ricongiungimento familiare e della residenza legale in Italia.

Questo strumento rappresenta un’opportunità concreta per chi vuole combinare investimento economico e presenza legale nel Paese, contribuendo allo sviluppo dell’economia italiana.


Se desideri avviare una start-up o investire in Italia come cittadino straniero, contatta un avvocato esperto in diritto dell’immigrazione e diritto societario per ottenere assistenza nella richiesta del visto e del permesso di soggiorno.

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