top of page

Decreto di espulsione dello straniero: motivi, ricorsi e tutele legali

  • Immagine del redattore: Rachele Bordi
    Rachele Bordi
  • 16 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

Il Decreto di espulsione dello straniero è un provvedimento con cui l’autorità italiana dispone l’allontanamento di un cittadino extracomunitario dal territorio nazionale. È una misura molto seria, che incide sul diritto alla libertà personale e alla vita familiare, perciò può essere adottata solo in casi specifici previsti dalla legge.

In questa guida vediamo quando può essere disposta l’espulsione, quali sono i diritti di difesa e come proporre ricorso con l’aiuto di un avvocato specializzato in immigrazione.


Espulsione dello straniero: motivi, ricorsi e tutele legali

Motivi per cui può essere disposta l’espulsione dello straniero

L’espulsione può essere amministrativa o giudiziaria.


Espulsione amministrativa

Disposta dal Prefetto nei casi in cui lo straniero:

  • È entrato irregolarmente in Italia;

  • È privo di permesso di soggiorno o questo è scaduto e non rinnovato;

  • Rappresenta una minaccia per l’ordine pubblico o la sicurezza.


Espulsione giudiziaria

Disposta dal Giudice, di solito come misura sostitutiva o accessoria a una condanna penale (art. 235 c.p.).


Modalità di esecuzione

L’espulsione può essere eseguita:

  • Con accompagnamento immediato alla frontiera, nei casi più gravi;

  • Con ordine di lasciare il territorio entro 7 giorni, notificato dalla Questura.

Il soggetto espulso viene inserito nel Sistema Informativo Schengen (SIS) e non può rientrare in Italia prima di un determinato periodo, salvo autorizzazione del Ministero dell’Interno.


Come presentare ricorso

Contro il decreto di espulsione è possibile proporre ricorso entro 30 giorni (o 60 giorni se all’estero) davanti al Giudice di Pace del luogo in cui è stato adottato il provvedimento.

È fondamentale rivolgersi a un avvocato esperto in diritto dell’immigrazione, che potrà:

  • Valutare la legittimità del decreto;

  • Presentare ricorso con richiesta di sospensione;

  • Far valere eventuali diritti alla protezione internazionale o familiare.

Il ricorso può sospendere l’efficacia del provvedimento fino alla decisione del giudice.


Casi di esclusione dall’espulsione

La legge italiana tutela particolari categorie di persone, per cui non è ammessa l’espulsione. Tra queste:

  • Minori di 18 anni;

  • Donne in gravidanza o nei 6 mesi successivi al parto;

  • Chi convive con un familiare italiano o comunitario;

  • Chi ha un ricorso pendente per asilo politico o protezione speciale.


Conclusioni

L’espulsione è una misura che può compromettere gravemente la vita di una persona e della sua famiglia. Tuttavia, la legge prevede ricorsi e tutele efficaci per chi agisce tempestivamente.


Se hai ricevuto un decreto di espulsione o vuoi verificare se è stato emesso correttamente, contattami subito. Un avvocato specializzato in diritto dell’immigrazione può aiutarti a valutare la tua posizione e difendere i tuoi diritti.

Commenti


Non puoi più commentare questo post. Contatta il proprietario del sito per avere più informazioni.
bottom of page