Genitore non riconosce il figlio e se ne disinteressa: ora deve risarcirlo
- Rachele Bordi

- 22 nov
- Tempo di lettura: 2 min
Quando un genitore ignora completamente il proprio figlio, non lo riconosce alla nascita, non contribuisce al suo mantenimento e non si cura minimamente della sua crescita, la legge non considera questo comportamento una semplice mancanza morale: si tratta di una grave violazione dei doveri genitoriali, che può generare un diritto al risarcimento del danno in favore del figlio.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 15148 del 12 maggio 2022, lo ha ribadito con forza: l’assenza totale del padre, unita al mancato mantenimento, all’assenza di educazione e alla totale indifferenza verso il minore, costituisce una lesione seria e risarcibile dei diritti del figlio.

Il rifiuto di riconoscere il figlio è una violazione che produce danno
Nel caso esaminato, l’uomo non solo non aveva riconosciuto il bambino, ma non aveva mai mostrato interesse per lui.I giudici hanno evidenziato che:
il padre ha omesso completamente il proprio ruolo educativo e affettivo;
ha violato i doveri di cura e di assistenza morale;
ha leso diritti fondamentali del figlio derivanti dal rapporto di filiazione.
La mancata presenza genitoriale non è neutra: lascia un vuoto affettivo, relazionale ed educativo che può comportare conseguenze profonde e durature.
Il risarcimento scatta anche se l’altro genitore ha fatto tutto da solo
Un punto cruciale della decisione è che la madre aveva riconosciuto il figlio alla nascita e lo aveva mantenuto da sola, ma questo non esonera il padre dalle sue responsabilità.
I giudici sottolineano che:
il dovere del genitore naturale di contribuire al mantenimento del figlio esiste dal momento della nascita;
non è necessario che ci sia una domanda giudiziale affinché sorga l’obbligo;
la totale assenza del padre costituisce di per sé un danno risarcibile, anche se il figlio ha avuto un altro genitore presente e responsabile.
Il principio è chiaro: l’obbligo di essere genitore non nasce con una sentenza, ma con la nascita del figlio.
Perché la responsabilità è retroattiva?
La Cassazione richiama un concetto costante nel diritto di famiglia:lo status di genitore produce effetti non dal giorno del riconoscimento o della sentenza, ma retroattivamente dalla nascita del minore.
Da questo derivano due conseguenze:
il genitore che si è sottratto ai propri doveri non può invocare l’assenza di un riconoscimento formale per giustificare la sua condotta;
il figlio può chiedere il risarcimento dei danni derivanti dalla mancanza del genitore biologico, anche molti anni dopo.
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