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Assegno di mantenimento in caso di figli con disabilità: criteri e tutela extra

  • Immagine del redattore: Rachele Bordi
    Rachele Bordi
  • 20 ott
  • Tempo di lettura: 3 min

Il mantenimento dei figli rappresenta uno degli aspetti più delicati nelle separazioni e nei divorzi. Quando il figlio è affetto da disabilità, la legge riconosce una maggiore tutela economica e personale, con obblighi di mantenimento che possono durare anche oltre la maggiore età.La giurisprudenza italiana ha chiarito in più occasioni che la disabilità del figlio impone un impegno rafforzato da parte di entrambi i genitori, non solo sul piano economico, ma anche su quello morale e assistenziale.


Assegno di mantenimento in caso di figli con disabilità: criteri e tutela extra

Il principio di proporzionalità nel mantenimento

L’art. 337-ter del Codice Civile stabilisce che entrambi i genitori devono contribuire al mantenimento dei figli in misura proporzionale alle proprie capacità economiche.Tuttavia, nel caso di figli disabili, questo principio viene applicato con criteri di maggiore protezione.Il giudice, infatti, tiene conto di elementi ulteriori, come:

  • il grado e la natura della disabilità;

  • la necessità di cure mediche o assistenza costante;

  • la possibilità di autonomia del figlio;

  • il tempo e le risorse dedicate quotidianamente alla sua cura.

Questo significa che il genitore con maggiore disponibilità economica può essere chiamato a contribuire in misura più consistente, anche per coprire spese straordinarie legate a terapie, trasporti o dispositivi sanitari.


Mantenimento del figlio disabile dopo la maggiore età

A differenza dei figli senza disabilità, che cessano di avere diritto al mantenimento quando raggiungono un’autosufficienza economica, per i figli disabili il diritto può protrarsi a tempo indeterminato.

La Corte di Cassazione (sentenza n. 18541/2020) ha affermato che l’obbligo di mantenimento non si estingue automaticamente con la maggiore età, ma persiste fino a quando il figlio non sia effettivamente in grado di provvedere da sé.

Il giudice valuta caso per caso, considerando:

  • l’entità della disabilità e la capacità lavorativa residua;

  • eventuali trattamenti pensionistici o indennità percepite;

  • la possibilità di inserimento nel mondo del lavoro protetto o assistito.

Inoltre, le indennità INPS (come accompagnamento o assegno ordinario di invalidità) non sostituiscono l’obbligo di mantenimento dei genitori, ma si sommano ad esso.


Ripartizione delle spese straordinarie

Oltre all’assegno di mantenimento ordinario, i genitori sono tenuti a condividere le spese straordinarie relative al figlio disabile.Tra queste rientrano, ad esempio:

  • terapie riabilitative o psicologiche;

  • acquisto di protesi, ausili o attrezzature mediche;

  • spese per trasporto speciale o assistenza personale;

  • costi di istruzione e formazione personalizzata.

È consigliabile che queste spese vengano regolate tramite accordi scritti o tabelle di riferimento, per evitare contenziosi futuri e garantire una gestione chiara delle uscite.


Tutela legale e diritti del figlio disabile

La legge riconosce ai figli disabili una protezione rafforzata, anche attraverso strumenti giuridici complementari:

  • Amministrazione di sostegno, utile per rappresentare il figlio nelle decisioni patrimoniali e sanitarie;

  • Tutela giudiziaria in caso di conflitti tra i genitori sulle spese o sull’assistenza;

  • Agevolazioni fiscali (deduzioni e detrazioni) a favore dei genitori che sostengono costi di cura.

Queste misure rafforzano l’obiettivo principale del diritto di famiglia: garantire al minore disabile una vita dignitosa e il massimo benessere possibile.


Consigli pratici

Per affrontare correttamente una situazione di separazione o divorzio con un figlio disabile, è importante:

  • documentare accuratamente tutte le spese mediche e assistenziali;

  • mantenere un dialogo costante e trasparente tra i genitori;

  • richiedere una revisione dell’assegno di mantenimento se le esigenze del figlio cambiano nel tempo;

  • affidarsi a un avvocato esperto in diritto di famiglia, in grado di predisporre una tutela personalizzata e sostenibile.


Hai un figlio con disabilità e vuoi sapere come garantire il giusto mantenimento dopo la separazione? Contattami. In qualità di avvocato esperto in diritto di famiglia e tutela dei minori a Jesi posso aiutarti con una consulenza mirata e personalizzata.

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