Obbligo di istruzione e responsabilità genitoriale condivisa

Nel diritto di famiglia italiano, l’obbligo di istruzione e la responsabilità genitoriale condivisa rappresentano due pilastri fondamentali nella tutela dei minori.Quando i genitori si separano o divorziano, il dovere di garantire l’educazione e la formazione dei figli non viene meno: al contrario, deve essere esercitato congiuntamente, nel rispetto dell’interesse superiore del minore.Vediamo quindi cosa prevede la legge, come si esercita concretamente la responsabilità condivisa e cosa accade in caso di conflitti tra i genitori.

Il significato di responsabilità genitoriale condivisa

La riforma del 2006 ha sostituito il concetto di “potestà genitoriale” con quello di responsabilità genitoriale, sottolineando che i figli non sono oggetto di diritti, ma soggetti da tutelare.Con la responsabilità condivisa, entrambi i genitori devono partecipare alle decisioni più importanti riguardanti la vita del figlio, anche dopo la separazione.

Le decisioni che rientrano in questa sfera comprendono:

• la scelta della scuola e del percorso educativo;

• la cura sanitaria e psicologica del minore;

• l’educazione religiosa e morale;

• le attività extrascolastiche di rilievo.

L’obiettivo della legge è quello di assicurare al minore un equilibrio affettivo e educativo, evitando che uno dei due genitori venga escluso dalle scelte fondamentali.

Obbligo di istruzione e doveri dei genitori

L’obbligo di istruzione è sancito dalla Costituzione italiana (art. 34) e dal D.Lgs. 76/2005, che prevede l’obbligo scolastico fino ai 16 anni.Questo obbligo non ricade solo sullo Stato, ma anche sui genitori, chiamati a garantire che i figli frequentino la scuola e ricevano un’istruzione adeguata.

In concreto, i genitori devono:

• iscrivere i figli a scuola e vigilare sulla frequenza;

• collaborare con gli insegnanti nel percorso educativo;

• supportare il minore nelle scelte formative successive (scuola superiore, università, corsi professionali).

In caso di mancata osservanza, possono essere applicate sanzioni amministrative e, nei casi più gravi, segnalazioni ai servizi sociali o al tribunale per i minorenni.

Cosa accade in caso di disaccordo tra i genitori

Può accadere che i genitori separati non concordino su scelte importanti per l’istruzione o l’educazione dei figli, come il cambio di scuola o l’iscrizione a un istituto privato.In questi casi, la legge prevede che:

• il genitore interessato può rivolgersi al giudice tutelare, che decide in base all’interesse del minore;

• se i conflitti sono ricorrenti, può essere nominato un coordinatore genitoriale o un mediatore familiare per facilitare la comunicazione tra le parti;

• nei casi estremi, il tribunale può limitare temporaneamente la responsabilità genitoriale di uno dei due, se agisce contro l’interesse del figlio.

Queste soluzioni mirano a garantire continuità educativa e stabilità affettiva, evitando che le tensioni tra i genitori danneggino la crescita del minore.

Consigli pratici per una gestione condivisa e serena

Per mantenere un equilibrio nella gestione dell’istruzione dei figli:

• stabilire un dialogo costruttivo e costante tra i genitori;

• concordare le decisioni più importanti in anticipo;

• informarsi sulle opzioni scolastiche e formative insieme;

• coinvolgere il minore, se ha un’età adeguata, nel processo decisionale.

Una collaborazione responsabile e rispettosa è il modo migliore per assicurare ai figli un futuro educativo solido e armonioso.

Se stai affrontando difficoltà nella gestione condivisa dell’istruzione o dell’affidamento dei tuoi figli, rivolgiti a un avvocato esperto in diritto di famiglia come me: posso aiutarti ad ottenere assistenza legale e mediazione mirata.