Convivenze tra genitori separati e gestione dei figli
- Rachele Bordi

- 20 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Dopo una separazione, è sempre più frequente che uno o entrambi i genitori intraprendano nuove convivenze.Questa situazione, però, può influenzare in modo significativo la gestione dei figli, l’assegno di mantenimento e perfino le decisioni sull’affidamento.La legge e la giurisprudenza italiane cercano di bilanciare due principi fondamentali: la libertà personale del genitore e la tutela del benessere del minore.

Effetti della nuova convivenza sull’affidamento dei figli
L’instaurarsi di una nuova convivenza non comporta automaticamente modifiche alle condizioni di affidamento o di collocamento del figlio.Tuttavia, il tribunale può intervenire se la nuova situazione incide negativamente sull’equilibrio psicologico o affettivo del minore.
In particolare, il giudice può disporre una revisione dell’affidamento se:
il nuovo partner manifesta comportamenti inadeguati verso il minore;
la convivenza determina un clima familiare instabile o conflittuale;
il genitore non garantisce la necessaria attenzione e disponibilità verso il figlio;
vi sono trasferimenti di residenza che ostacolano la frequentazione con l’altro genitore.
In ogni caso, la valutazione è sempre basata sul preminente interesse del minore, non sulla vita sentimentale dei genitori.
Impatto della convivenza sull’assegno di mantenimento
Un altro aspetto delicato riguarda l’assegno di mantenimento.La giurisprudenza riconosce che la convivenza stabile con un nuovo partner può incidere sull’obbligo di mantenimento nei confronti dell’ex coniuge, ma non su quello verso i figli.
In sintesi:
se la nuova convivenza migliora la situazione economica del genitore affidatario, il giudice può ridurre l’assegno a suo favore;
i figli, invece, mantengono sempre il diritto a essere sostenuti da entrambi i genitori in proporzione alle rispettive capacità economiche;
eventuali modifiche dell’importo devono essere richieste formalmente al tribunale tramite ricorso di revisione.
L’obiettivo è evitare abusi o squilibri economici, salvaguardando sempre l’interesse dei minori.
Ruolo del nuovo partner nella vita dei figli
Il nuovo compagno o la nuova compagna non ha alcun diritto o dovere genitoriale nei confronti dei figli dell’altro.Tuttavia, può assumere un ruolo di supporto affettivo e quotidiano, purché non interferisca con l’autorità dei genitori.
Per favorire la serenità familiare, è consigliabile:
introdurre gradualmente il nuovo partner nella vita dei figli;
mantenere un dialogo rispettoso con l’altro genitore;
evitare che i figli siano coinvolti in conflitti di coppia.
Un clima sereno e collaborativo è il presupposto essenziale per una crescita equilibrata dei minori.
Consigli pratici
Per gestire al meglio la convivenza dopo la separazione:
informare tempestivamente l’altro genitore di cambiamenti rilevanti;
non modificare le condizioni stabilite dal tribunale senza autorizzazione;
consultare un avvocato esperto in diritto di famiglia prima di avviare una convivenza stabile, per prevenire possibili ricorsi o contestazioni.
La trasparenza e la collaborazione restano i pilastri di una gestione familiare sana e rispettosa delle esigenze dei figli.
Se stai iniziando una nuova convivenza dopo la separazione o temi che possa influire sull’affidamento o sul mantenimento dei figli, rivolgiti a un avvocato specializzato in diritto di famiglia a Jesi per una consulenza mirata e preventiva.



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