Danni al conducente responsabile: in quali casi ha diritto lo stesso al risarcimento
- Rachele Bordi

- 27 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Non sempre chi provoca un incidente stradale è completamente escluso dal diritto al risarcimento.In alcune situazioni, infatti, anche il conducente responsabile del sinistro può ottenere un indennizzo parziale o totale, a seconda della tipologia di danno e delle clausole previste nel contratto assicurativo.Vediamo quando ciò è possibile e come tutelarsi per non perdere il diritto al risarcimento.

Il principio generale della responsabilità
In base all’articolo 2054 del Codice Civile, il conducente di un veicolo è presunto responsabile dei danni causati a persone o cose durante la circolazione, salvo che provi di aver fatto tutto il possibile per evitarli.Tuttavia, la legge e i contratti assicurativi prevedono alcune eccezioni, che permettono anche al responsabile di ottenere un risarcimento per determinati tipi di danni.
Quando il conducente responsabile può essere risarcito
Le situazioni più comuni in cui il conducente può ricevere un indennizzo sono:
Polizza infortuni del conducente: copre i danni fisici subiti dal conducente, anche se è lui ad aver causato l’incidente. Include spese mediche, invalidità permanente o decesso.
Concorso di colpa: se la responsabilità è condivisa (ad esempio 50/50), ciascun conducente può ottenere un risarcimento proporzionale alla colpa dell’altro.
Responsabilità parziale: in caso di colpa inferiore al 100%, la compagnia può liquidare un importo ridotto.
Danni materiali non coperti da RCA: in alcuni contratti, il conducente può essere risarcito per i danni al proprio veicolo tramite garanzie accessorie (Kasko o Mini-Kasko).
Queste ipotesi mostrano come, in presenza di una copertura assicurativa adeguata, anche il conducente “responsabile” non sia del tutto privo di tutela.
La garanzia infortuni del conducente
Questa garanzia, spesso sottovalutata, rappresenta uno degli strumenti più utili per la protezione personale del guidatore.Copre:
le spese mediche e di riabilitazione;
l’invalidità permanente o temporanea;
il decesso del conducente con indennizzo ai familiari.
Il premio varia in base al tipo di veicolo e al massimale assicurato, ma garantisce una copertura anche nei casi di colpa esclusiva del guidatore.
Danni materiali al proprio veicolo: la copertura Kasko
Oltre alla RCA obbligatoria, esistono polizze Kasko che coprono i danni subiti dal proprio mezzo indipendentemente dalla colpa.Questa garanzia risulta particolarmente utile in caso di:
perdita di controllo del veicolo;
urti contro ostacoli fissi;
incidenti senza coinvolgimento di altri mezzi.
Sebbene comporti un costo aggiuntivo, rappresenta una protezione completa per chi utilizza frequentemente l’auto o percorre molti chilometri all’anno.
Come ottenere il risarcimento
Per ottenere l’indennizzo, il conducente deve:
Comunicare tempestivamente l’incidente alla propria compagnia assicurativa;
Compilare la constatazione amichevole (CAI) o presentare denuncia scritta;
Fornire referti medici e preventivi di riparazione se si richiede anche il rimborso dei danni materiali;
Verificare le clausole contrattuali relative alle franchigie o ai limiti di copertura.
Un’analisi accurata della propria polizza è essenziale per sapere a quali risarcimenti si ha diritto e per evitare contestazioni.
Conclusione
Anche il conducente che causa un incidente può, in determinate condizioni, ottenere un risarcimento.La tutela dipende dalle coperture assicurative scelte e dalla proporzione di responsabilità accertata.Per questo è sempre consigliabile valutare attentamente la propria polizza e rivolgersi a un professionista in caso di dubbi o contestazioni.
Hai causato un incidente ma hai subito danni fisici o materiali? Contattami. Sono un avvocato esperto in diritto assicurativo e risarcimento danni e verificheremo se puoi ottenere comunque un risarcimento.



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