Protezione speciale e asilo politico: differenze e modalità di richiesta
- Rachele Bordi

- 16 ott
- Tempo di lettura: 2 min
In Italia esistono diverse forme di tutela per i cittadini stranieri che fuggono da situazioni di pericolo o instabilità nel proprio Paese. Le principali sono l’asilo politico e la protezione speciale, due strumenti che, pur avendo finalità simili, si differenziano per presupposti giuridici, durata e diritti concessi.
In questo articolo vedremo le differenze principali tra le due forme di protezione e come è possibile presentare la domanda per ottenerle.

Cos’è l’asilo politico
L’asilo politico è una forma di protezione riconosciuta a chi, nel proprio Paese, è perseguitato per motivi di:
Razza o etnia,
Religione,
Nazionalità,
Opinioni politiche,
Appartenenza a un determinato gruppo sociale.
Il richiedente deve dimostrare che nel Paese d’origine non può ricevere protezione e rischia gravi violazioni dei diritti umani se costretto a rientrare.
L’asilo politico viene concesso dalla Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale e, se approvato, consente di ottenere un permesso di soggiorno quinquennale rinnovabile e il diritto al lavoro, allo studio e all’assistenza sanitaria.
Cos’è la protezione speciale
La protezione speciale è una forma di tutela più recente (introdotta nel 2020 e modificata nel 2023) che si applica a chi, pur non avendo i requisiti per l’asilo politico, rischia gravi danni se rimpatriato.
Può essere riconosciuta in caso di:
Pericolo per la vita o l’incolumità personale;
Violazioni dei diritti umani;
Radicamento familiare o sociale in Italia, se il rimpatrio violerebbe il diritto alla vita privata e familiare (art. 8 CEDU).
Il permesso di soggiorno per protezione speciale ha durata biennale, è rinnovabile e consente di lavorare regolarmente.
Differenze principali
Aspetto | Asilo politico | Protezione speciale |
Motivi di concessione | Persecuzioni personali | Rischi generali o legami familiari in Italia |
Durata del permesso | 5 anni | 2 anni |
Autorità competente | Commissione Territoriale | Questura / Tribunale |
Diritti riconosciuti | Lavoro, studio, assistenza, cittadinanza dopo 5 anni | Lavoro, studio, rinnovo periodico |
Rinnovo automatico | Sì, se persistono le condizioni | Sì, previa valutazione |
Come fare domanda
La richiesta può essere presentata:
Alla frontiera, al momento dell’ingresso in Italia;
Presso la Questura competente per territorio;
Durante un procedimento di espulsione, se sussistono i presupposti di rischio.
La procedura prevede:
Compilazione del modulo C3 presso la Questura;
Audizione davanti alla Commissione Territoriale;
Decisione entro alcuni mesi (con possibilità di ricorso in caso di rigetto).
Durante l’attesa, il richiedente riceve un permesso provvisorio che gli consente di soggiornare legalmente in Italia.
Conclusioni
Asilo politico e protezione speciale rappresentano strumenti fondamentali per garantire diritti e sicurezza a chi non può tornare nel proprio Paese. Tuttavia, la corretta impostazione della domanda e la documentazione allegata sono determinanti per l’esito.
Se hai bisogno di assistenza per la domanda di asilo politico o protezione speciale, contatta un avvocato esperto in diritto dell’immigrazione come me. Posso aiutarti a tutelare i tuoi diritti e seguire ogni fase della procedura.



Commenti