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Avvocato Rachele Bordi - Jesi
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Accordi a latere del divorzio: quando incidono sulla revisione dell’assegno divorzile
Accordi esterni alla sentenza: che valore hanno davvero? Molte coppie, oltre all’accordo ufficiale di divorzio congiunto , firmano anche una scrittura privata per regolare aspetti economici aggiuntivi.Una convinzione diffusa — e spesso sbagliata — è che tali accordi restino del tutto estranei al giudizio di revisione.La Cassazione chiarisce invece che, quando queste pattuizioni integrano direttamente l’assetto economico del divorzio, il giudice deve tenerne conto. Il caso c

Rachele Bordi
15 novTempo di lettura: 2 min


Modifica degli accordi sul mantenimento: quando il giudice può intervenire dopo la negoziazione assistita
Il problema giuridico: gli accordi della coppia sono sempre vincolanti? Una delle questioni più delicate dopo il divorzio riguarda la possibilità di modificare gli accordi di negoziazione assistita con cui i genitori hanno regolato affido e mantenimento dei figli .Molti presumono che il giudice possa sempre rivedere gli importi concordati, ma la Cassazione chiarisce un punto cruciale: senza circostanze sopravvenute , l’accordo non può essere rimesso in discussione. Il caso c

Rachele Bordi
15 novTempo di lettura: 2 min


Casa familiare e divorzio: la Cassazione nega spazi all’ex coniuge non convivente
Il principio ribadito dai giudici: tutela prioritaria dell’habitat dei figli Con l’ordinanza n. 12249 del 9 maggio 2025, la Cassazione ha riaffermato un principio fondamentale in materia di assegnazione della casa familiare : il genitore non convivente non può ottenere locali o porzioni dell’immobile assegnato all’altro coniuge quando tale scelta non risponde in modo diretto al miglior interesse dei figli minorenni o maggiorenni non ancora autosufficienti. La vicenda nasce da

Rachele Bordi
15 novTempo di lettura: 2 min


Affido dei figli minori: l’età prescolare non giustifica automaticamente il collocamento esclusivo presso la madre (ordinanza n. 1486/2025)
Introduzione: il principio affermato dalla Cassazione Con l’ordinanza n. 1486/2025, la Corte di Cassazione riafferma un principio fondamentale in materia di affidamento e collocamento dei figli minori : l’età tenera o prescolare non può, da sola, motivare il collocamento esclusivo presso la madre.La decisione richiama la necessità di valutare l’interesse concreto del minore , nonché la capacità genitoriale di entrambi i genitori, in un’ottica di equilibrio e di parità. Il c

Rachele Bordi
10 novTempo di lettura: 2 min


Divorzio e convivenza more uxorio: rilevanza del contributo economico del coniuge convivente nella quantificazione dell’assegno (sent. n. 35385/2023)
Il tema e la sentenza La sentenza n. 35385/2023 della Corte di Cassazione torna sul nodo sensibile dell’ assegno divorzile in presenza di una convivenza more uxorio del beneficiario. Il principio enunciato è netto: quando il coniuge beneficiario convive stabilmente con un nuovo partner che fornisce un contributo economico sostanziale, tale circostanza può incidere — e anche rilevantemente — sulla misura dell’assegno, fino alla sua riduzione o cessazione se viene a mancare i

Rachele Bordi
7 novTempo di lettura: 2 min


Affido super-esclusivo in caso di grave conflittualità familiare: pronuncia Cassazione n. 16274/2025
La decisione della Cassazione: tutela prioritaria dell’interesse del minore Con la sentenza n. 16274 del 2025 , la Corte di Cassazione ha affrontato un tema molto delicato: l’affido cosiddetto “super-esclusivo”, ossia l’attribuzione integrale della responsabilità genitoriale a un solo genitore , con limitazione o esclusione dei poteri dell’altro.La Suprema Corte ha ribadito che questa misura è eccezionale , ma può essere disposta quando la conflittualità tra i genitori raggi

Rachele Bordi
7 novTempo di lettura: 2 min


Affidamento e rapporto parenti/ascendenti: la Cassazione chiarisce la legittimazione degli ascendenti nei procedimenti di affidamento (sent. n. 3539/2025)
La sentenza della Cassazione: tutela dell’interesse del minore come principio supremo Con la sentenza n. 3539 del 2025 , la Corte di Cassazione ha precisato che, nei procedimenti relativi all’affidamento dei minori, i nonni e gli altri ascendenti possono essere ammessi a partecipare solo in presenza di un interesse diretto e concreto del minore .Il principio cardine della pronuncia è chiaro: la partecipazione degli ascendenti non deve avere finalità personali o patrimoniali

Rachele Bordi
4 novTempo di lettura: 2 min


Divorzio e ricalcolo dell’assegno per insussistenza dei mezzi del coniuge beneficiario: Cassazione ordinanza n. 16274/2025
L’ordinanza della Cassazione: l’assegno divorzile non è immutabile Con l’ordinanza n. 16274 del 2025, la Corte di Cassazione ha ribadito che l’assegno divorzile può essere oggetto di revisione o ricalcolo , qualora sopraggiungano circostanze che modifichino la situazione economica delle parti.In particolare, il giudice può disporre la revoca o la riduzione dell’assegno quando risulta dimostrato che il coniuge beneficiario dispone di mezzi propri adeguati o ha acquisito un

Rachele Bordi
4 novTempo di lettura: 2 min


Modifica dell’affidamento dei figli e revisione delle condizioni: ricorribilità in Cassazione dei provvedimenti sul diritto di visita
La decisione della Cassazione: limiti all’impugnazione dei provvedimenti sull’affidamento La sentenza n. 9442/2024 della Corte di Cassazione ha affrontato un tema centrale nel diritto di famiglia: la possibilità di ricorrere in Cassazione contro i provvedimenti che modificano l’affidamento dei figli o il diritto di visita .Secondo la Corte, tali decisioni, in quanto emesse in materia di volontaria giurisdizione, non sono normalmente impugnabili in Cassazione, salvo che viol

Rachele Bordi
4 novTempo di lettura: 2 min


Separazione: l’addebito al coniuge per violazione degli obblighi di assistenza familiare anche senza condanna penale
Con la sentenza n. 16274/2025, la Corte di Cassazione ha chiarito un aspetto fondamentale del diritto di famiglia: la violazione degli obblighi di assistenza familiare può determinare l’addebito della separazione anche in assenza di una condanna penale.In particolare, il comportamento del coniuge che abbandona la famiglia, non presta sostegno economico o morale al partner e ai figli, o crea un clima di grave conflitto domestico, costituisce motivo sufficiente per attribuir

Rachele Bordi
4 novTempo di lettura: 2 min


Affido esclusivo al padre per manifestata ostilità della madre nei confronti dei figli: orientamento Cassazione
Con l’ordinanza n. 23905 del 2025, la Corte di Cassazione ha affrontato un tema delicato: l’affido esclusivo al padre in presenza di comportamenti della madre ritenuti pregiudizievoli per il benessere dei figli.Il caso nasce da una situazione di forte conflittualità familiare, nella quale la madre avrebbe ostacolato il rapporto dei minori con il padre, inducendo nei bambini sentimenti di rifiuto e ostilità ingiustificata. La Suprema Corte ha ribadito che l’affido condiviso

Rachele Bordi
4 novTempo di lettura: 2 min


Casa coniugale e assegnazione al coniuge richiedente: la Cassazione esclude l’assegnazione se i figli non vi risiedono stabilmente
Con l’ ordinanza n. 13138 del 2025 , la Corte di Cassazione ha chiarito un aspetto centrale del diritto di famiglia in materia di separazione e divorzio : l’ assegnazione della casa coniugale al coniuge affidatario o collocatario dei figli non può essere disposta se i figli non risiedono stabilmente nell’immobile.La decisione conferma un orientamento ormai consolidato che collega strettamente il diritto di godimento della casa familiare alla tutela dell’interesse dei fig

Rachele Bordi
2 novTempo di lettura: 2 min


Assegno di mantenimento al coniuge dopo divorzio: convivenza stabile del beneficiario come motivo di revisione
Con la sentenza n. 1486 del 2025, la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi su un tema di grande rilievo nel diritto di famiglia : l’incidenza della convivenza more uxorio (cioè stabile e duratura) del coniuge beneficiario sull’ assegno di mantenimento riconosciuto dopo il divorzio.La Suprema Corte ha ribadito che una convivenza stabile e continuativa può incidere sulla misura o sull’esistenza stessa dell’assegno divorzile, in quanto altera il presupposto economico

Rachele Bordi
2 novTempo di lettura: 2 min


Affidamento condiviso e tempi di frequentazione: la Cassazione chiarisce in presenza di genitore con patologia cronica (sent. n. 16274/2025)
Con la sentenza n. 16274 del 2025, la Corte di Cassazione è tornata ad affrontare un tema particolarmente delicato nel diritto di famiglia : la gestione dell’ affidamento condiviso quando uno dei genitori è affetto da una patologia cronica.Il principio ribadito è chiaro: anche in presenza di condizioni di salute complesse, l’obiettivo primario resta l’interesse del minore , che va tutelato garantendo, ove possibile, la continuità del legame con entrambi i genitori. Il caso

Rachele Bordi
2 novTempo di lettura: 2 min


Risarcimento danni in caso di “padre assente”: la Cassazione chiarisce i profili del danno non patrimoniale
Con la sentenza n. 28551 del 2023 , la Corte di Cassazione ha affrontato una tematica delicata e sempre più attuale: la possibilità di riconoscere un risarcimento del danno morale e non patrimoniale ai figli nei casi di “padre assente” , ossia quando il genitore non adempie ai propri doveri affettivi ed educativi. La pronuncia segna un importante passo avanti nella tutela dei diritti del minore e ribadisce che l’obbligo genitoriale non si esaurisce nel mantenimento economic

Rachele Bordi
30 ottTempo di lettura: 3 min


Assegno divorzile: la convivenza prematrimoniale conta ai fini della quantificazione (Sentenza Cassazione n. 35385/2023)
Con la sentenza n. 35385/2023 , la Corte di Cassazione ha affrontato una questione di grande rilievo in materia di assegno divorzile : la rilevanza della convivenza prematrimoniale nella determinazione dell’importo dovuto all’ex coniuge.La decisione si inserisce nel solco della giurisprudenza più recente, che tende a riconoscere la convivenza “more uxorio” come un elemento significativo per valutare la durata effettiva del legame e il contributo reciproco dei partner. Il p

Rachele Bordi
29 ottTempo di lettura: 3 min


L’azione di disconoscimento della paternità secondo la Cassazione: il principio della pregiudizialità dell’accertamento originario (Sentenza n. 8268/2023)
La sentenza n. 8268/2023 della Corte di Cassazione ha affrontato un tema particolarmente delicato nel diritto di famiglia : l’ azione di disconoscimento della paternità e il principio della pregiudizialità dell’accertamento originario . La decisione fornisce chiarimenti importanti sul rapporto tra la verità biologica e quella legale, sottolineando come il diritto al disconoscimento non possa essere esercitato in modo arbitrario, ma solo nel rispetto di rigorosi presupposti

Rachele Bordi
29 ottTempo di lettura: 3 min


Cassazione e separazione con addebito: rilievo delle prove digitali e dei messaggi online
La sentenza n. 17822/2024 della Corte di Cassazione ha affrontato un tema di grande attualità nel diritto di famiglia : l’uso delle prove digitali , come messaggi, e-mail e chat, nei procedimenti di separazione con addebito .Con l’evoluzione delle relazioni e della comunicazione digitale, la giurisprudenza è stata chiamata a chiarire se e quando tali prove possano essere considerate legittime e rilevanti ai fini dell’accertamento della responsabilità coniugale. Il principio

Rachele Bordi
29 ottTempo di lettura: 3 min


Figlio naturale riconosciuto dopo la morte del genitore: effetto sull’usucapione dei beni ereditari – Sentenza Cassazione
La sentenza n. 8517 del 2025 della Corte di Cassazione affronta un tema complesso e delicato nel diritto successorio: cosa accade quando un figlio naturale viene riconosciuto dopo la morte del genitore e nel frattempo altri eredi hanno usucapito i beni ereditari?La Suprema Corte ha chiarito che il riconoscimento del figlio ha efficacia retroattiva , ma ciò non annulla automaticamente l’usucapione maturata in buona fede da altri coeredi o terzi. Il principio stabilito dall

Rachele Bordi
29 ottTempo di lettura: 3 min


Diritto di famiglia: assegno divorzile dopo la riforma Cartabia – sentenza chiave della Cassazione
La Corte di Cassazione , con una recente sentenza del 2025, ha fornito nuovi chiarimenti sull’ assegno divorzile , confermando l’evoluzione interpretativa avviata negli ultimi anni.L’assegno non è più concepito come uno strumento di mera assistenza economica, ma come compenso e riequilibrio del contributo dato dal coniuge più debole alla vita familiare e alla formazione del patrimonio comune .La pronuncia in esame segna un punto fermo nell’applicazione dei principi introdott

Rachele Bordi
28 ottTempo di lettura: 2 min
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