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Avvocato Rachele Bordi - Jesi
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Mancata consumazione delle nozze: cessazione degli effetti civili del matrimonio
Il principio stabilito dalla Cassazione La Cassazione , con la sentenza n. 3645 del 7 febbraio 2023, ha chiarito che la mancata consumazione del matrimonio può concorrere a formare la presunzione di mancanza di comunione spirituale e materiale tra i coniugi. Nel caso esaminato: la coppia non aveva rapporti sessuali durante il fidanzamento; nei primi due anni di matrimonio l’uomo ammetteva l’assenza totale di rapporti; testimonianze e relazioni mediche confermavano l’assenza

Rachele Bordi
15 novTempo di lettura: 2 min


Niente assegno divorzile all’ex moglie che non ha chiesto il mantenimento per anni
Assenza di richiesta di mantenimento e conseguenze La Cassazione , con l’ordinanza n. 8747 del 28 marzo 2023, ha chiarito che se una ex moglie non richiede assegno di mantenimento in sede di separazione consensuale e negli anni successivi fino alla domanda di divorzio, può presumersi l’ inesistenza di necessità assistenziali sopravvenute . Nel caso analizzato: Durante la separazione consensuale non era stato previsto alcun assegno a favore della donna; Nei successivi undici

Rachele Bordi
15 novTempo di lettura: 2 min


Figlia si trasferisce dal padre: revocato l’assegno alla madre, confermati i versamenti sul conto della ragazza
Il cambiamento di collocamento e i suoi effetti sul mantenimento Il trasferimento di una figlia presso l’altro genitore non comporta automaticamente la cessazione di tutti gli obblighi economici previsti dalla sentenza di divorzio. La Cassazione , con l’ordinanza n. 18785/2023, ha chiarito che è necessario distinguere tra: il mantenimento diretto alla madre , legato alle spese quotidiane della figlia, le pattuizioni autonome a favore del figlio, indipendenti dal collocamento

Rachele Bordi
15 novTempo di lettura: 2 min


Modifica dell’assegno divorzile: le Sezioni Unite confermano la sospensione dei termini nel periodo estivo
La regola generale: anche le revisioni dell’assegno divorzile si fermano ad agosto Un’idea che spesso si dà per scontata — e che vale la pena mettere in discussione — è che i giudizi familiari siano automaticamente considerati urgenti. Secondo le Sezioni Unite della Corte di Cassazione , invece, la revisione dell’ assegno divorzile o del mantenimento dei figli maggiorenni rientra nella normale disciplina della sospensione feriale dei termini , a meno che non emergano motivi

Rachele Bordi
15 novTempo di lettura: 2 min


Accordi a latere del divorzio: quando incidono sulla revisione dell’assegno divorzile
Accordi esterni alla sentenza: che valore hanno davvero? Molte coppie, oltre all’accordo ufficiale di divorzio congiunto , firmano anche una scrittura privata per regolare aspetti economici aggiuntivi.Una convinzione diffusa — e spesso sbagliata — è che tali accordi restino del tutto estranei al giudizio di revisione.La Cassazione chiarisce invece che, quando queste pattuizioni integrano direttamente l’assetto economico del divorzio, il giudice deve tenerne conto. Il caso c

Rachele Bordi
15 novTempo di lettura: 2 min


Modifica degli accordi sul mantenimento: quando il giudice può intervenire dopo la negoziazione assistita
Il problema giuridico: gli accordi della coppia sono sempre vincolanti? Una delle questioni più delicate dopo il divorzio riguarda la possibilità di modificare gli accordi di negoziazione assistita con cui i genitori hanno regolato affido e mantenimento dei figli .Molti presumono che il giudice possa sempre rivedere gli importi concordati, ma la Cassazione chiarisce un punto cruciale: senza circostanze sopravvenute , l’accordo non può essere rimesso in discussione. Il caso c

Rachele Bordi
15 novTempo di lettura: 2 min


Casa familiare e divorzio: la Cassazione nega spazi all’ex coniuge non convivente
Il principio ribadito dai giudici: tutela prioritaria dell’habitat dei figli Con l’ordinanza n. 12249 del 9 maggio 2025, la Cassazione ha riaffermato un principio fondamentale in materia di assegnazione della casa familiare : il genitore non convivente non può ottenere locali o porzioni dell’immobile assegnato all’altro coniuge quando tale scelta non risponde in modo diretto al miglior interesse dei figli minorenni o maggiorenni non ancora autosufficienti. La vicenda nasce da

Rachele Bordi
15 novTempo di lettura: 2 min


Ingresso e soggiorno illegale: la Consulta conferma la validità del reato e respinge la depenalizzazione
La posizione della Corte costituzionale sulla depenalizzazione Con la sentenza n. 88 del 14 maggio 2024, la Corte costituzionale ha affrontato la questione relativa alla possibile depenalizzazione del reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato . Il dubbio era stato sollevato dal Tribunale di Firenze, che riteneva potenzialmente superata la natura penale della fattispecie, essendo punita con la sola ammenda. La Consulta, però, ha confermato che l’omessa

Rachele Bordi
15 novTempo di lettura: 2 min


Domanda di protezione internazionale: il Tribunale di Torino condanna la prassi discriminatoria della Questura
Un sistema di accesso inadeguato e lesivo dei diritti Una recente decisione del Tribunale di Torino ha messo in luce le criticità della procedura seguita dalla Questura per la presentazione della domanda di protezione internazionale . I giudici hanno ritenuto la prassi adottata talmente gravosa e disorganizzata da configurare una vera discriminazione ai danni dei cittadini stranieri. La sentenza prende posizione con fermezza: ciò che avviene a Torino contrasta con modelli pi

Rachele Bordi
15 novTempo di lettura: 2 min


Affido dei figli minori: l’età prescolare non giustifica automaticamente il collocamento esclusivo presso la madre (ordinanza n. 1486/2025)
Introduzione: il principio affermato dalla Cassazione Con l’ordinanza n. 1486/2025, la Corte di Cassazione riafferma un principio fondamentale in materia di affidamento e collocamento dei figli minori : l’età tenera o prescolare non può, da sola, motivare il collocamento esclusivo presso la madre.La decisione richiama la necessità di valutare l’interesse concreto del minore , nonché la capacità genitoriale di entrambi i genitori, in un’ottica di equilibrio e di parità. Il c

Rachele Bordi
10 novTempo di lettura: 2 min


Divorzio e convivenza more uxorio: rilevanza del contributo economico del coniuge convivente nella quantificazione dell’assegno (sent. n. 35385/2023)
Il tema e la sentenza La sentenza n. 35385/2023 della Corte di Cassazione torna sul nodo sensibile dell’ assegno divorzile in presenza di una convivenza more uxorio del beneficiario. Il principio enunciato è netto: quando il coniuge beneficiario convive stabilmente con un nuovo partner che fornisce un contributo economico sostanziale, tale circostanza può incidere — e anche rilevantemente — sulla misura dell’assegno, fino alla sua riduzione o cessazione se viene a mancare i

Rachele Bordi
7 novTempo di lettura: 2 min


Affido super-esclusivo in caso di grave conflittualità familiare: pronuncia Cassazione n. 16274/2025
La decisione della Cassazione: tutela prioritaria dell’interesse del minore Con la sentenza n. 16274 del 2025 , la Corte di Cassazione ha affrontato un tema molto delicato: l’affido cosiddetto “super-esclusivo”, ossia l’attribuzione integrale della responsabilità genitoriale a un solo genitore , con limitazione o esclusione dei poteri dell’altro.La Suprema Corte ha ribadito che questa misura è eccezionale , ma può essere disposta quando la conflittualità tra i genitori raggi

Rachele Bordi
7 novTempo di lettura: 2 min


Affidamento e rapporto parenti/ascendenti: la Cassazione chiarisce la legittimazione degli ascendenti nei procedimenti di affidamento (sent. n. 3539/2025)
La sentenza della Cassazione: tutela dell’interesse del minore come principio supremo Con la sentenza n. 3539 del 2025 , la Corte di Cassazione ha precisato che, nei procedimenti relativi all’affidamento dei minori, i nonni e gli altri ascendenti possono essere ammessi a partecipare solo in presenza di un interesse diretto e concreto del minore .Il principio cardine della pronuncia è chiaro: la partecipazione degli ascendenti non deve avere finalità personali o patrimoniali

Rachele Bordi
4 novTempo di lettura: 2 min


Modifica dell’affidamento dei figli e revisione delle condizioni: ricorribilità in Cassazione dei provvedimenti sul diritto di visita
La decisione della Cassazione: limiti all’impugnazione dei provvedimenti sull’affidamento La sentenza n. 9442/2024 della Corte di Cassazione ha affrontato un tema centrale nel diritto di famiglia: la possibilità di ricorrere in Cassazione contro i provvedimenti che modificano l’affidamento dei figli o il diritto di visita .Secondo la Corte, tali decisioni, in quanto emesse in materia di volontaria giurisdizione, non sono normalmente impugnabili in Cassazione, salvo che viol

Rachele Bordi
4 novTempo di lettura: 2 min


Separazione: l’addebito al coniuge per violazione degli obblighi di assistenza familiare anche senza condanna penale
Con la sentenza n. 16274/2025, la Corte di Cassazione ha chiarito un aspetto fondamentale del diritto di famiglia: la violazione degli obblighi di assistenza familiare può determinare l’addebito della separazione anche in assenza di una condanna penale.In particolare, il comportamento del coniuge che abbandona la famiglia, non presta sostegno economico o morale al partner e ai figli, o crea un clima di grave conflitto domestico, costituisce motivo sufficiente per attribuir

Rachele Bordi
4 novTempo di lettura: 2 min


Affido esclusivo al padre per manifestata ostilità della madre nei confronti dei figli: orientamento Cassazione
Con l’ordinanza n. 23905 del 2025, la Corte di Cassazione ha affrontato un tema delicato: l’affido esclusivo al padre in presenza di comportamenti della madre ritenuti pregiudizievoli per il benessere dei figli.Il caso nasce da una situazione di forte conflittualità familiare, nella quale la madre avrebbe ostacolato il rapporto dei minori con il padre, inducendo nei bambini sentimenti di rifiuto e ostilità ingiustificata. La Suprema Corte ha ribadito che l’affido condiviso

Rachele Bordi
4 novTempo di lettura: 2 min


Casa coniugale e assegnazione al coniuge richiedente: la Cassazione esclude l’assegnazione se i figli non vi risiedono stabilmente
Con l’ ordinanza n. 13138 del 2025 , la Corte di Cassazione ha chiarito un aspetto centrale del diritto di famiglia in materia di separazione e divorzio : l’ assegnazione della casa coniugale al coniuge affidatario o collocatario dei figli non può essere disposta se i figli non risiedono stabilmente nell’immobile.La decisione conferma un orientamento ormai consolidato che collega strettamente il diritto di godimento della casa familiare alla tutela dell’interesse dei fig

Rachele Bordi
2 novTempo di lettura: 2 min


Assegno di mantenimento al coniuge dopo divorzio: convivenza stabile del beneficiario come motivo di revisione
Con la sentenza n. 1486 del 2025, la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi su un tema di grande rilievo nel diritto di famiglia : l’incidenza della convivenza more uxorio (cioè stabile e duratura) del coniuge beneficiario sull’ assegno di mantenimento riconosciuto dopo il divorzio.La Suprema Corte ha ribadito che una convivenza stabile e continuativa può incidere sulla misura o sull’esistenza stessa dell’assegno divorzile, in quanto altera il presupposto economico

Rachele Bordi
2 novTempo di lettura: 2 min


Affidamento condiviso e tempi di frequentazione: la Cassazione chiarisce in presenza di genitore con patologia cronica (sent. n. 16274/2025)
Con la sentenza n. 16274 del 2025, la Corte di Cassazione è tornata ad affrontare un tema particolarmente delicato nel diritto di famiglia : la gestione dell’ affidamento condiviso quando uno dei genitori è affetto da una patologia cronica.Il principio ribadito è chiaro: anche in presenza di condizioni di salute complesse, l’obiettivo primario resta l’interesse del minore , che va tutelato garantendo, ove possibile, la continuità del legame con entrambi i genitori. Il caso

Rachele Bordi
2 novTempo di lettura: 2 min


Immigrazione ed espulsione: la Cassazione annulla ordine di espulsione senza convalida del trattenimento
Con una recente pronuncia del 2025, la Corte di Cassazione ha stabilito un importante principio in materia di espulsione amministrativa degli stranieri , annullando un provvedimento emesso senza la convalida del trattenimento da parte del giudice di pace .La decisione ribadisce che la libertà personale è un diritto inviolabile e che ogni limitazione deve rispettare le garanzie procedurali previste dalla legge e dalla Costituzione. Si tratta di un orientamento che rafforza

Rachele Bordi
2 novTempo di lettura: 3 min
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